Cosa sto scrivendo? oltre a novità che non vi posso anticipare, ho molti progetti nel cassetto
Quando iniziai a muovere i primi passi nel mondo della scrittura, decisi che avrei portato a termine ogni singola storia che avessi iniziato.
Col senno di poi, posso dire che era una promessa impossibile da mantenere. È augurabile e non infrequente che chi scrive si immerga pienamente in ciò che scrive, ma lo è altrettanto che abbia un piccolo angolo della mente che gli sussurra “e quest’altra idea?”.
Queste altre idee non vengono mai scritte, oppure sbocciano in fiori di bellezza imprevista, o non vengono portate a termine. Oggi voglio parlarvi di casi in cui è successo a me.
La rivolta dei sogni è un mio romanzo breve in vendita su Amazon che contamina forti elementi fantasy/mistery con un rosa dalle atmosfere sognanti. Tuttavia questa storia è una costola molto piccola di un progetto assai più ampio; pensavo di ambientarci un ciclo di romanzi, ma finii per rendermi conto di avere riempito due quaderni di appunti sul mondo e le sue creature magiche anziché sulla storia principale.
La protagonista doveva essere la figlia di un politico importante che subisce la punizione per un delitto che non ricorda di avere commesso e viene così mandata agli arresti domiciliari nella sua città natale. Non ricorda però di esserci mai nata né di avere mai incontrato le persone che la salutano e la trattano come un’amica di vecchia data. Non aiuta che la città in questione sia dipinta dai media come un buco di fogna rigurgitante odio, ma, come finirà per scoprire, la realtà non è in bianco e nero le politiche promosse dal padre hanno prodotto danni su cui si cerca di stendere un velo di oblio e bugie …
Non riuscendo a trovare i pezzi mancanti per la storia principale, creai un ambiente più piccolo e “controllato” dove ambientare una storia breve di prova. Sono contenta del risultato, ma dubito che riuscirò a realizzare il progetto originario.
Jitsuko, invece, è un fantasy comico di cui ho scritto solo le prime pagine. La protagonista che dà nome alla storia è una ragazza italo-giapponese che rientra in Italia dopo essere stata espulsa dall’università che frequentava in Giappone. Il motivo? Qualcuno ha trovato e propalato ai quattro venti il suo diario segreto in cui scriveva cosa pensasse davvero delle persone che aveva accanto e si sforzava di trattare gentilmente. Visto che il suo tentativo di comportarsi bene mentendo è andato all’aria, da allora in poi decide di non mentire mai più, ma quando si ritrova in un mondo fantasy, la sua decisione finirà per avere una svolta imprevista, soprattutto quando si ritroverà a uscire insieme al figlio dell’imperatore … riuscirà quel mondo a non collassare sotto il peso della verità e i poteri acquisiti da Jitsuko?
Adoro come mi sono venute le prime pagine, è la prima volta che ho provato a scrivere qualcosa di comico e mi sono divertita tantissimo. Ci ho riempito un quadernetto di appunti sul mondo e i personaggi e spero di riprendere a scriverlo, un giorno. Magari quando finisco l’intera serie Camena, ma ci vorrà un po’.
L’ultimo santo è una storia breve che ho terminato su cui inizialmente avevo progetti più ambiziosi. È ambientata in un futuro alternativo in cui ciascuno è costretto a vivere in un’area ristretta dove la pensano tutti allo stesso modo e la protagonista si ritroverà a chiedersi perché e voler porre fine a queste leggi sull’isolamento.
I divoratori di stelle è una fan fiction in corso di scrittura che sto scrivendo assieme a Camena. Siccome ero rimasta sconvolta dal fatto che i miei tre personaggi preferiti di Legend of the galactic heroes morivano tutti, ho deciso di dargli un lieto fine e se per farlo devo letteralmente ripescare le loro anime e reincarnarle in un nuovo universo fantascientifico di mia invenzione, non esiterò a farlo. Difatti lo sto facendo. Si ritrovano bambini in universo sconosciuto e cercano di scoprire i non pochi segreti di quel posto mentre fanno i conti con una cultura diversissima rispetto a quella in cui sono nati e le emozioni ingigantite di una seconda infanzia. Il risultato è una storia slice of life distopica fantascientifica con tinte mistery e scene pucciose. Ho tutta l’intenzione di finirla e quando ciò avverrà la metterò online gratuitamente, ma ci vorrà un po’, tra Camena e le troppe idee da mettere giù.
Le chiavi del successo è una fiaba moderna completata su tre fratelli in cerca della fama. Di non finito c’era il progetto di farne una raccolta che comprendesse questa e altre fiabe di simile tenore, ma non sono riuscita a scriverne nessun’altra.
Paxitia, invece, è una storia ambientata in un mondo alternativo dove le leggi sono demoni e gli avvocati (e più in generale gli uomini di legge) sono stregoni che li evocano e li fanno scontrare nei processi e perciò sono temutissimi dalla popolazione. Formano una potentissima casta che vive secondo regole molto rigide e il protagonista è fermamente intenzionato a scardinarle, scoprire i misteri e le ipocrisie del mondo in cui vive e risolvere personalmente i casi spinosi che nessuno dei suoi colleghi vuole prendere in mano. Nel farlo raggruppa intorno a sé persone di ceti, opinioni e provenienze assai diverse, contrariamente a quanto vorrebbero rigide regole non scritte e inizia un difficile e doloroso viaggio alla scoperta della verità. Ho provato a buttare giù qualche pagina, ma nient’altro. Ho in mente questi temi (convivenza pacifica, ipocrisie nello stesso protagonista) ma mi mancano davvero troppi pezzi per farci un romanzo e non aiuta che non mi intendo affatto di giurisprudenza e non ho idee troppo chiare su come sarebbero gli scontri nei processi. Forse un giorno andrò oltre l’incipit.
Serena e il generale vampiro è un’altra storia di cui ho scritto solo le prime pagine pur avendo in mente uno scheletro di trama. In una dimensione parallela di mostri e magia, l’eroe riesce a uccidere la perfida Regina della notte prima che si attivi un incantesimo che avrebbe dovuto teletrasportarla via in caso di difficoltà. La magia si attiva sul suo braccio destro, crivellato di colpi ma non ancora del tutto morto. Finisce sulla Terra, vicino alla protagonista, che è convinta che sia un cosplayer da lei investito mentre era in macchina. Non volendo guai con la legge, lo accoglie in casa e lo cura come può, senza rendersi conto che non è umano – e lui è troppo debole per assalirla e prendersi il sangue di cui ha davvero bisogno per riprendersi. Nel suo mondo di provenienza le armate delle creature oscure sono in rotta e cercano di contattarlo, senza immaginare che il passaggio tra i due mondi è possibile, ma al costo di metamorfosi improvvise. Ad esempio un ufficiale licantropo si ritrova sulla Terra in forma canina, non riesce a pensare come prima e finisce adottato come cane da compagnia della protagonista – che per addomesticarlo gli lancia un arrosto. È una commedia con elementi fantasy che mi piacerebbe completare, un giorno.
Di power fantasy in cui un giovane uomo finisce in un mondo fantasy dove si ritrova potentissimo con dozzine di femmine ai suoi piedi ne ho visti troppi … e se fosse una ragazza a finire in un altro mondo di magia con un potere colossale e un numero crescente di gente figa del sesso opposto che le gravita attorno? Ho scritto qualche pagina per rispondere a questa domanda, creando per la protagonista anche una storia di vendetta, ma non sono riuscita ad andare oltre, un po’ per mancanza di idee chiare sul mondo e un po’ per mancanza di tempo.
Il segreto di Peach è una fan fiction semi – filosofica di alto livello dedicata a Super Mario che è disponibile gratuitamente su tutti gli store online. Ho idee per un seguito in cui sono coinvolti i personaggi di Sonic ma solo per alcune scene. I temi sarebbero gli stessi più qualche nuovo.
Una volta ero partita a scrivere una wishlist per il prossimo Mario Kart e nel farlo me n’è uscita un’altra di fanfiction, ma ci vorrebbe un po’ di lavoro per farne qualcosa di davvero leggibile.
Avevo buttato giù pagine di appunti per una fanfiction cupa su Pokemon ma non una riga. Invece ho scritto Zygarde, in cui mi vanto di aver catturato l’omonimo pokemon, ma il punto di vista è quello di un personaggio non giocante. Mi è piaciuto perché ho potuto rendere conto di alcune peculiarità del gioco in un modo tale che sembra un mondo vivo e vibrante.
Anni fa avevo creato delle vignette di carattere politico, ma tutto ci che ottenevo era di farmi il sangue cattivo e ho lasciato perdere; poche cose come questo argomento possono tirare fuori il peggio dalle persone.
Qual è una storia che non avete finito di leggere o scrivere? Sono curiosa, fatemelo sapere assieme a quale dei miei progetti nel cassetto vorreste poter leggere.
Questo articolo ha 0 commenti