Shipping: è così chiamata la tendenza naturale dei fruitori di una storia a considerare certi personaggi come coppie o immaginarci varie relazioni.
Nella storia compaiono A e B; si conoscono, diventano amici e forse anche qualcosa di più. O no? Dopotutto A è già legato/a sentimentalmente a C e anche B conosce molte altre lettere. Quali saranno le accoppiate finali?
A volte si intuisce fin dal primo minuto, ma ci sono anche storie il cui contenuto si basa interamente su questa fase/atmosfera di instabilità amorosa, dove i personaggi stentano a fare chiarezza nei propri sentimenti e ne combinano di ogni. Si metteranno insieme o no? Se sì, con chi? E parte il toto-coppie per provare a capire quali saranno quelle finali.
Non c’è niente di male in questo… vero?
Purtroppo a casi in cui i fan esagerano esprimendo la propria delusione con minacce di morte, se ne alternano altri in cui chi scrive non mantiene le premesse o fa agire i personaggi in modo incoerente, formando coppie definitive che hanno oggettivamente poco senso e poca chimica.
Un altro problema è la glorificazione e romanticizzazione di relazioni “tossiche”, dove a un’occhiata esterna è evidente che almeno uno dei due è uno/a stalker ossessivo/a i cui comportamenti e azioni si concluderebbero nel mondo reale – sperabilmente – con un ordine restrittivo, se non una condanna a qualche anno di carcere.
Ci sono storie che sanno gestire in maniera adeguata questa tendenza alla soap opera, ma per esperienza ne ho incontrate molte dove ciò non succede o dove il focus sulle relazioni dei personaggi incide negativamente sulla trama.
Siamo in un mondo fantasy con una minaccia capace di divorare l’intero pianeta? Ci sono poteri/manufatti che è urgente arrivare a padroneggiare nel modo giusto, misteri cruciali da svelare, missioni importantissime da portare a termine? Sì, ma è moooolto più importante capire i sentimenti di A per B, di C, di D, di E e dell’intero alfabeto. E io sono lì a chiedermi: “ragazzi, va bene indagare i vostri sentimenti e scoprire voi stessi, ma non avreste altre priorità al momento? Non sarebbe più interessante focalizzarsi sui dettagli di questo mondo fantastico che non conosco piuttosto che sulle giravolte amorose?”
È un mio gusto personale che non intendo imporre a nessuno, ma a volte ho la sensazione che lo shipping tolga energie e attenzione ad altre parti della storia che sarebbe più opportuno indagare.
Detto ciò, riconosco l’importanza di mostrare e stabilire come sono le varie relazioni tra i personaggi, per conoscerli, vedere come evolvono, emozionarci assieme a loro, farci il tifo (o inveirci contro, dipende dai casi). L’attenzione dedicata ai personaggi e al mondo dovrebbe idealmente essere in equilibrio o addirittura non in contraddizione perché i personaggi fanno parte di quel mondo e lo influenzano con le loro azioni. Quanta attenzione convenga dedicare allo shipping varia a seconda del tipo di storia: se è un romance è scontato che le relazioni saranno sotto i riflettori, se è un fantasy sarebbe invece opportuno dedicare altrettanta cura al mondo perché chi legge possa comprenderlo meglio, magari esplorandolo attraverso gli occhi dei personaggi stessi.
Un cliché che invece sarebbe universalmente meglio evitare è presentare un personaggio con un carattere, motivazioni e personalità proprie per poi buttarli tutti dalla finestra non appena si innamora e allora diventa solo un tappetino, se non una delle tappezzerie di contorno intorno all’innamorato/a che diventa l’unica sua ragione di esistere. Questo tipo di assassinio del personaggio è duro da digerire per i fan, da cui viene giustamente criticato.
E voi? Qual è un “cliché” sull’amore a cui non sapete resistere e un altro che non sopportate? Fatemi sapere nei commenti e continuate a seguirmi!
Questo articolo ha 0 commenti