Questo sarà un articolo speciale! Oggi intervisterò Camena, la protagonista di Camena e l’arrivo dei fantasmi! Chi sei e come ti senti a partire per questo folle viaggio che coprirà un’intera serie?
-Eccitata e anche frastornata. Non mi aspettavo che la notte prima della mia laurea Milano venisse invasa dai fantasmi del mio cartone animato preferito (ma gliene sono quasi grata perché dalla fifa avevo scordato tutto). –
Vengono da un cartone animato?
-Da Giro, Volta e Coraggio per essere precisi, uno di quei vecchi cartoni che mi ricordo soltanto io. A differenza del loro mondo di origine, non esistono antidoti ai loro poteri sulla materia, perciò siamo nei guai fino al collo. Sono inarrestabili e il loro capo… –
Una fiammata rovente quanto precisa colpisce il microfono che si liquefà. Una piccola tempesta elettrica avvolge la stanza e giurerei che in mezzo ci siano delle fiamme. Dalla parete esce un fantasma bianco e rosso con occhi gialli e artigli.
-…il loro capo sono io! – Trilla. Sembra di ottimo umore. – Lord Travius, il fantasma più potente, il dominatore di Ctonia giunto da un altro universo a prendere possesso di questo pianeta! –
-Un ottimo ingresso, se solo qualcuno ti desse retta saresti a posto. – Commenta Camena girando gli occhi.
-Ma cosa dici?! Se ho già sconfitto la polizia e l’esercito! –
-Il problema è il governo: non importa quanto sei forte, ho il pessimo presentimento che non ti prenderà sul serio e non sarai il solo grattacapo. E poi comunque stava intervistando me. –
-Sciocchezze! Lo sanno tutti che il cattivo è sempre la parte più interessante della storia. Tu cosa hai di interessante da raccontare di te? –
-Bé… –
-Ti piace studiare, hai un’ottima conoscenza di letteratura, storia, serie animate e librarie e altra roba, poi basta. –
-Sto battendo il record di sopportazione della tua presenza, se non mi merito una medaglia per questo… –
-Sul mio pianeta d’origine ho creato uno Stato da una landa oscura popolata di mostri, magia nera e cose innominabili dietro ogni angolo e senza nessun aiuto da parte della civiltà, quanto potrà essere difficile gestirne uno qui? –
Camena si mette a ridere. Sta ridendo così tanto che temo sarà impossibile proseguire con l’intervista.
La temperatura cala bruscamente.
-T, non credi di avere esagerato? Sai che è l’unico essere in grado di farci da interprete, se la privi della poca sanità mentale che ha siamo nei guai anche noi. –
Ad avere parlato è uno spettro di ghiaccio dai riflessi violacei la cui sola presenza emana gelo. Camena lo riconosce e smette subito di ridere:
-Sta’ zitto! Non intendo prendere lezioni di sanità mentale da uno scienziato pazzo! –
Iniziano a bisticciare a giudicare dall’espressione rassegnata di Travius, quei due litigano spesso. Mi fa cenno di andare e io decido di dargli retta, non ho molta voglia di scoprire cosa fa se si arrabbia, ma dimentico di chiedergli una scorta verso l’uscita. I fantasmi si sono accampati un hotel che sembra vittima di una maledizione: gli spazi interni si sono espansi all’infinito, così tanto da poterli accomodare tutti e un piano giurerei che sembra fatto fa Escher.
Intanto che trovo l’uscita, vi invito a leggere Camena e l’arrivo dei fantasmi! Ne vedrete delle belle!
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