Una domanda che viene rivolta spesso a chi legge un determinato genere è: “ho voglia di provarlo, che cosa mi consigli?” In questo articolo do la mia risposta: cinque “romanzi leggeri” per chi ne è incuriosito e non sa da dove iniziare.
La prima che suggerisco è Infinite Dendrogram. È una serie d’azione il cui protagonista si immerge nell’omonimo videogioco in realtà virtuale, senza per questo smettere di condurre una vita normale da studente universitario. Il mondo videoludico in questione è pieno di particolarità: meccaniche del gioco completamente originali ma sensate e facili da capire, giocatori potentissimi con le proprie ragioni e modi di giocare, personaggi non giocanti che sembrano umani al 100%, un mondo da scoprire con un passato, misteri e cattivoni da sconfiggere… cos’altro chiedere? Le lotte sono vivaci, tese e la trama procede a un buon ritmo. Il protagonista è la parte meno interessante, ma tutto il resto vale la lettura almeno del primo volume. Consigliatissimo a chi ama le storie d’azione e conosce Sword Art Online (e magari cerca qualcosa di meglio).
Se invece volete un’introduzione all’isekai con sfumature da commedia romantica, The weakest manga villainess wants her freedom è ciò che fa per voi. È un agile, squisito volume autoconclusivo in cui la protagonista si ritrova reincarnata nella cattiva della sua – fittizia – serie manga preferita… ma è la prima a morire negli scontri magici contro i buoni! Decisa a evitare quella sorte, darà inizio a una serie di avventure e disavventure che la porteranno a scoprire segreti ignoti persino a lei e i colpi di scena non mancheranno. È un buon primo passo nelle trame ricorrenti di molte light novel ed è una storia piacevole.
Reset! The imprisoned princess dreams of another chance! Narra invece di Annabel, una principessa ingiustamente condannata che assiste impotente alla morte della sua fidata guardia del corpo. Sviene durante una battaglia magica e si risveglia nel suo corpo di dodicenne, nel suo letto, sei anni prima che il suo promesso sposo la buttasse in cella prima delle nozze. Il tempo si è misteriosamente riavvolto e lei decide di approfittarne per salvare sé stessa, il regno e il suo amato cavaliere da un destino orribile quanto inspiegato; le è tuttora ignoto come e perché finì condannata. Rivivendo la sua vita compiendo scelte diverse proverà a scoprirlo, ma non tutto è come prima…
L’unico difetto che riesco a trovare in questo libro è che aspetto il seguito da mesi senza avere alcuna idea di quando arriverà. I personaggi sono ben caratterizzati e la storia è interessante, nonché un’introduzione a un’altra trama ricorrente delle light novel: il/la protagonista che sul punto di morire viene rimandato/a indietro nel tempo e tenta di cambiare il proprio fato. Se preferite invece una serie completa, vi suggerisco Tearmoon empire: la protagonista è Mia, principessa di un impero defunto che viene decapitata, ma si risveglia nel suo letto anni e anni prima degli eventi che portarono alla rovina dell’impero e da allora si impegna per scansare la ghigliottina e la morte per fame (o altre sciagure) dei suoi sudditi. A differenza di Annabel, Mia non è un mostro di intelligenza, è rimasta un (bel) po’ egoista, ma resta qualcuno a cui il lettore finirà per affezionarsi; farà le cose giuste per i motivi sbagliati, ma le sue restano nobili azioni. Tearmoon empire consta di cinque volumi, l’ultimo dei quali uscirà il diciannove luglio.
Kuma kuma kuma bear, invece, è una declinazione di un’altra trama ricorrente delle light novel: il power fantasy in mondi pseudo medievali. La protagonista Yuna si ritrova in un mondo che ricorda il suo videogioco preferito e inizia a farsi largo grazie ai poteri enormi di un equipaggiamento datole dalla non specificata divinità che l’ha mandata lì dopo essersi sincerato che lei fosse insoddisfatta del mondo reale. Se cercate storie di avventura senza (quasi) drammi o tragedie, è quella giusta; Yuna è fortissima e moralmente buona (spesso) senza essere perfetta e assistere alle sue lotte e avventure è bello e… rilassante. È una serie che adoro, priva del fanservice a volte eccessivo di serie simili e di cui consiglio almeno il primo volume.
Il mio quinto suggerimento per chi vuole entrare nel mondo delle light novel è Suppose a kid from the last dungeon boonies moved to a starter town – il titolo è lungo ma i libri non tanto, quindi non preoccupatevi. La storia parla di Lloyd, un giovane con l’autostima a pezzi: è il più debole del suo villaggio, Kunlun, ma decide di partire ugualmente per la capitale e coronare il suo sogno di diventare una guardia, nonché più forte e sicuro di sé. Ciò di cui non si rende conto è che il villaggio da cui proviene non è un luogo qualsiasi, ma un posto dove si sono radunati gli eroi guerrieri più forti e potenti dell’umanità; Lloyd sarà il più debole di loro ma la sua forza è mostruosa per chiunque altro al di fuori di Kunlun. È una serie umoristica che fa il verso alla cultura nerd (ma anche a quella letteraria) ed è molto accessibile. Personalmente lo preferisco alla serie di light novel più venduta, Konosuba, un’altra commedia che mi ha fatto sorridere ma ha punti su cui non è sempre facile scherzare.
E voi? Qual è stata la vostra prima light novel? Avete letto o ne leggerete una di queste? Cosa leggerete per l’estate? Fatemelo sapere nei commenti e continuate a seguirmi!
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