Felicità. Ci sono infinite opinioni sulla sua essenza o come raggiungerla; oggi vi parlerò di 5 cose che mi strappano un sorriso anche nei momenti bui
Amo i cartoni animati fin da piccola ed è una passione che crescendo si è rafforzata, arricchendosi di nuove sfumature: curiosità per la storia dell’animazione, per lo storytelling, per la creazione di personaggi… e la scrittura del libro Cartoni Esaminati saggio anarchico su stupidità, genio e inventiva. L’animazione è un medium che può essere usato per raccontare qualsiasi tipo di storia, dalle commedie alle tragedie, all’horror, eccetera, ma le serie che amo di più sono quelle leggere, un po’ sciocche, pensate per pubblici di giovani o giovanissimi. Quando sono giù mi basta pensare o rivedere uno di quei vecchi cartoni per tornare a sorridere o almeno ridacchiare. Adoro i classici come i Looney Tunes, Tom e Jerry, oppure serie più recenti (ma non più impegnate) come Wander o Pacman e le avventure mostruose. La prima stagione del penultimo è una gioia per l’anima, è spassoso, coloratissimo e adatto a un vasto pubblico; la seconda stagione ha alcune gemme ma anche un tono più serio che a mio avviso non ha giovato a molto. Pacman, invece, ha diviso i fan: non tutti gli episodi sono capolavori, ma alcuni li ho apprezzati tantissimo per la leggerezza, l’innocenza e la speranza che trasmettono. È un amore primordiale che mi accompagna da prima che imparassi a leggere.
Quando ho cominciato a leggere, ecco che ho scoperto un’altra grande gioia che mi accompagna tuttora: la lettura. I libri possono regalare a chi legge tantissime emozioni; quelle più positive mi sono portare da serie come Nevermoor (a cui ho dedicato più di un articolo, una serie intrisa di magia, senso di meraviglia e capace di ridarmi la gioia di vivere) o Kuma, Kuma kuma bear (pucciosità, ma anche azione, fantasy e tranquillità; la lettura ideale in tempi come questi). Non posso nominare qua tutte le serie che amo, ma leggere, provare libri nuovi e scoprire una nuova serie è senza dubbio una delle cose che mi rende più felice.
Un’altra gioia che provai in prima persona all’età suonata di diciotto anni… sono i videogiochi. Lo so, pensavate altro. Per una serie di vicende, mi fu regalato un Nintendo DS e poi Super Mario party DS; da allora sono diventata una fan della serie videoludica di Super Mario e mi affezionai molto anche a Legend of Zelda, Kirby e Pokemon. Si tratta di franchise dove il focus principale non è sulla difficoltà e nemmeno sulla storia, ma sul divertimento, sulla capacità di lasciare emozioni e ricordi in chi gioca legati ai livelli, ai colori… li amo e mi basta ripensare a titoli come Link’s awakening, Kirby e la nuova stoffa dell’eroe, Yoshi’s crafted world o i titoli legati ai mostri tascabili per tornare di buonumore o almeno riassaporare un raggio di sole.
Un’altra abitudine che mi rimette di buon umore è poter prendere le cose con calma. Quando ciò è possibile. Non dover correre è fantastico.
Anche scrivere mi mette di buonumore, ma sapete qual è il momento che mi renderà così felice da farmi venir voglia di correre e cantare? Quando finirò di scrivere Nuova Ctonia, il terzo volume dell’Invasione del paese già a soqquadro. NON sto battendo la fiacca, sono solo molto pignola attenta a ciò che scrivo, a come lo scrivo, a come viene… sono oltre la metà dell’ultimo capitolo e farò tutto ciò che è in mio potere per pubblicarlo nelle prossime due settimane. Sempre che faccende previste e impreviste non continuino a mettersi in mezzo.
Vi piacerebbe se vi aggiornassi più spesso su ciò che scrivo? Come avete passato Pasqua e Pasquetta? Avete letto qualcosa di speciale? Fatemelo sapere nei commenti e continuate a seguimi!
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