I protagonisti forti come Superman non vengono mai bene… o no? Eccovi nove eccezioni a questa credenza tanto radicata quanto falsa.
Lunedì scorso ho scritto un articolo sui tratti comuni di nove protagonisti OP (OverPowered ossia troppo forti) di varie light novel che mi piacevano. L’articolo è piaciuto molto, così ho deciso di presentarveli:
Yuna di Kuma, Kuma, Kuma bear. Yuna si ritrova catapultata in un mondo simile al videogioco in cui eccelleva con addosso una tuta a forma di orso dai poteri straordinari. Poteri straordinari che tuttavia vanno allenati a lungi prima di consentirle di sfidare i mostri più pericolosi: sebbene molto più forte di una persona normale, Yuna inizia il suo viaggio cosciente di non essere invincibile. Nel corso della serie diventa molto più forte, ma anche allora non mancherà di incontrare avversari (umani e non) in grado di metterla in difficoltà e spingerla a pensare anziché risolvere tutto soltanto con i muscoli. Nonostante ciò, la serie è prevalentemente tranquilla: il lettore non dubita mai che Yuna troverà un modo per vincere, ma il piacere è vedere come ci riuscirà, come reagiranno gli altri personaggi, quale parte di questo nuovo mondo magico esplorerà dopo…
Sei di The saint’s magic power is omnipotent. Sei è una stacanovista che si ritrova magicamente evocata in mondo dove l’umanità è alle prese con mostri che minacciando di distruggerla: l’unico modo per fermarli è ricorrere al potere di una “santa” da un altro pianeta… ma sarà Sei o la bellissima giovane evocata assieme a lei? Il figlio del re è convinto sia la seconda, così Sei inizia a vivere una vita pacifica trasformando in un lavoro la sua passione per l’erboristeria. Con il tempo si manifestano i suoi enormi poteri magici e la gioia di questa storia è vedere come si sviluppano i rapporti di amicizia, amore e stima tra Sei e i suoi nuovi colleghi, alleati… e il fatto che non esistono uomini brutti o maleducati. Il mondo è interessante e con una Storia stratificata e questo facilita l’immersione.
Kelvin di Black Summoner. Kelvin è un appassionato di videogiochi che un bel giorno si risveglia in un mondo a lui sconosciuto dove esistono magia e creature magiche. La sua amnesia è dovuta… a lui stesso, che ha rinunciato a interi settori della sua memoria in cambio di qualche potere magico in più. Al pari di Yuna, parte con grandi poteri che vanno allenati e usati a lungo con intelligenza prima di sprigionare tutto il loro potenziale. A differenza di Yuna, a Kelvin piace molto combattere per diventare più forte e studiare gli avversari; questa attitudine lo espone a grandi pericoli e non è sempre (del tutto) scontato che riesca a vincere. Le scene di azione risultano perciò appassionanti e sono arricchite da un cast di personaggi spesso memorabili, con backstory e i loro buoni motivi per aiutare od ostacolare Kelvin.
Noir di The hidden dungeon only I can enter. Noir è figlio di un barone povero e date le ristrettezze economiche non ha vita del tutto facile, ma questo cambia quando scopre un dungeon segreto e lì riceve l’abilità di poter creare o modificare magicamente, da solo, abilità e saperi di qualsiasi natura. Grazie a ciò e al suo ingegno, Noir riesce a risollevare le sorti monetarie della sua buona ma povera famiglia. I suoi poteri hanno più di un lato negativo, lui ne è cosciente e viene messo alle corde più di una volta da avversari più potenti di lui.
Lloyd di Suppose a kid from the last dungeon boonies moved to a starter town. Lloyd è il più debole del suo villaggio e ne ha l’autostima a pezzi… ma il villaggio in questione è Kunlun, un luogo leggendario dove sono andati a vivere gli eroi mitizzati dell’umanità (gente in grado di sbriciolare montagne coi pugni, per capirci). Cresciuto in quel posto, Lloyd si trasferisce poi in una capitale, portandosi a dietro la sua bassa autostima e la totale mancanza di senso comune tipica di Kunlun. Le vicende ruotano intorno non solo a lui, ma anche a una miriade di altri personaggi che tutti insieme compongono una delle commedie fantasy più spassose che abbia mai letto! Un mondo dove – sebbene dissacrata – la magia esiste ed esseri oscuri tramano nell’ombra…
Ruri di The white cat’s revenge as plotted from the dragon’s king lap. In un mondo dove gli spiriti presiedono alla magia e ai fenomeni naturali, chi ne è molto amato può dare loro ordini e/o farci amicizia e ha più potere persino dei governi. Ruri, evocata magicamente in quel mondo, dopo vicende infelici scopre di essere uno di loro… ma avrà davvero una vita facile? Come scoprirà a sue spese, no.
Aliceliese e Iska da Our last crusade or rise of a new world. Aliceliese è una delle principesse di un piccolo regno in lotta da secoli contro un impero tecnologico. È una delle maghe più potenti, ma non è invincibile e lo stesso vale per Iska, un fortissimo soldato dell’impero con due spade dai poteri particolari. Tra i due scatta qualcosa, ma la loro storia cozza con la guerra in corso tra i loro paesi e i rispettivi problemi: Aliceliese è quotidianamente alle prese con gli avvelenati giochi di potere del palazzo e Iska sottoposto a un’autorità non meno assoluta e corrotta.
Lufas di A wild last boss appeared. In un mondo dove i più forti arrivano a stento al centesimo livello, chi ha raggiunto il millesimo è un mostro da leggenda… come Lufas. Tuttavia non mancano avversari e questioni in grado di metterla in difficoltà. Per scoprire di più si di lei e sul perché sia finita in quel mondo che considerava solo un gioco, vi invito a leggere la serie.
Sid di The eminence in shadow. Sid è un mitomane che si reincarna in un mondo dove la magia esiste e per gioco crea una sua setta, ignaro che la storiella fasulla che si inventa è vera e che quel mondo è pieno di promesse ma anche insidie e segreti. Sid è fortissimo, ma la sua ignoranza è una spada a doppio taglio.
Questi sono i nove (anzi dieci!) protagonisti OP di serie di romanzi che mi piacciono. E voi? Avete un personaggio OP preferito o li odiate? Riuscite a pensare a un OP ben realizzato? Fatemelo sapere nei commenti e continuate a seguirmi!
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