Erika Aurelia è la giovanissima protagonista di una serie di light novel gotiche che voglio consigliarvi.
Di romanzi gotici da leggere in linea con il tempo grigio di queste giornate ce ne sono moltissimi. Tuttavia volevo avanzare un suggerimento che non ho visto da nessuna parte: la serie di light novel Deathbound duke’s daughter Erika Aurelia. Sono in un inglese scorrevole e niente affatto difficile da leggere, ma non escludo che in futuro possano venire tradotti in italiano.
Come nella tradizione degli isekai (vedi mio articolo), la protagonista si è reincarnata in un mondo dove esistono la magia e creature come i draghi o i vampiri e recupera i ricordi nelle prime righe. A distinguere il suo caso da altri sono le circostanze piuttosto tragiche in cui è morta e il fatto che la sua non è una storia allegra. Difatti, il mondo è quello di Liber Monstrorum, un videogioco in cui il suo personaggio (una bambina figlia di un duca) è destinato a morire orrendamente a prescindere dalle scelte del giocatore. Erika cercherà di scansare questa sorte, ma è un’impresa tutt’altro che agevole.
La prima cosa a colpirmi è stato il mondo, molto ben costruito, pieno di storia e di misteri. Viene spiegato presto il funzionamento della magia e dell’alchimia, ma il fascino più grande viene appunto da ciò che non è spiegato: chi ha costruito l’artefatto che fa precipitare la situazione nel primo volume e le pericolose rovine di Seafarer? Qual è il segreto dietro alle terrificanti magie del passato, capaci di piagare il corpo, la mente e la materia?
La seconda sono stati i personaggi: la protagonista, gentile ma con un fondo di amarezza, suo fratello e suo padre affezionati a lei ma all’oscuro del quadro completo, gli stessi mostri che si troverà ad affrontare avranno le loro motivazioni.
Un’altra valida ragione per amare questa serie è la sua capacità di sorprendere: il secondo volume, pur mettendo nuovamente Erika in pericolo mortale, ha una struttura differente dal primo e lancia nuove domande al lettore, che non può fare a meno di chiedersi quale sia il volto dell’oscurità senza nome che minaccia Erika e quell’intero pianeta. Avevo la pelle d’oca quando ho finito di leggerlo
Un robusto filone del gotico consiste nel mostrare protagonisti giovani e innocenti alla mercé di circostanze avverse e nemici spietati; Erika ha solo cinque anni e vorremmo davvero che sopravvivesse e scoprisse i segreti del suo nuovo mondo. Eppure, in ogni volume che passa il gioco è al rialzo: nel primo Erika rischiava di morire per un incantesimo, nel secondo di finire divorata in carne, sangue e anima da un essere etereo bello e terrificante al tempo stesso.
Non credevo che questo genere potesse avvincermi così, dati i miei deboli nervi, invece questa storia ci è riuscita.
Vi ho incuriositi? Avete un romanzo gotico preferito o leggete altri generi? Cosa avete letto ad Halloween? Fatemi sapere tutto nei commenti!
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