Il mio wrap-up di marzo finalmente giunge al termine!
La scelta di proseguire il manga Magi Lumiere – magical girls inc dal secondo volume all’ultimo finora disponibile (il sesto) si è rivelata ottima. In un mondo dove mostri multiformi si annidano nelle città, solo ragazze giovani e meno giovani possono a usare la magi-tecnologia necessaria per sconfiggerli; come specifica un dettaglio saggiamente incluso nel secondo volume, i corpi maschili non riescono a far fluire la magia come dovrebbe, lasciando al genere femminile il combattimento in prima linea.
Il secondo volume include una lezione piuttosto importante sulla necessità di fare sopralluoghi di persona e conservare un tocco umano, anziché affidarsi soltanto a statistiche, algoritmi e trincerarsi dietro procedure burocratiche. Pensare a quanto spesso decisioni cruciali vengano prese da gente che non fa questa cosa elementare, preferendo l’obbedienza cieca alla ricerca di soluzioni migliori e più efficaci anche a costo di vite umane, mi fa gelare il sangue.
Provo l’impulso di sparare questo volume in faccia all’intera classe politica.
Dopo due volumi dedicati all’impresa di ragazze magiche di piccole dimensioni e da cui la protagonista neolaureata Kana viene assunta, viene introdotta tramite una maghetta di una ditta concorrente un’idea a essa aliena: badare solo ai risultati anche a costo di grossi danni collaterali, compresa la perdita di umanità. Kana ne è scossa, ma finisce per rendersi conto che la coesistenza di punti di vista differenti è un bene; in caso di emergenze, una collega così risoluta ed espertapotrebbe salvare delle vite anche se ne disapprova gli ideali. È come se fosse un’ode ai pro del libero mercato tipico del capitalismo – che altrove la serie non esita a criticare mostrandone la corruzione. Pur nella semplicità apparente, ci sono lezioni belle e profonde anche sul lavoro di squadra, l’onestà, l’amicizia e l’idealismo, il tutto senza suonare scontato o pesante. Adoro questa perfetta fusione tra la profondità, la leggerezza apparente e lo stile di disegno. È l’esempio di una serie che è rivolta sia ai giovani, sia ai meno giovani, e insegna cose importanti anche agli adulti.
Nel quarto volume, è bella la storia con le scope volanti magi-tecnologiche e il consolidamento delle abilità di Kana, che riesce a salvare una collega e superare le sue titubanze da ultima arrivata.
Nel quinto spiccano il mirabolante lavoro di squadra, i retroscena burocratico-governativi e, finalmente, la lore sulle ragazze magiche e la magia. I mostri sembrano un fenomeno naturale esistito da sempre, ma hanno assunto la più pericolosa forma odierna in tempi recenti e la scienza è molto lontana dal comprenderli del tutto.
Nel quinto volume si assiste alla soddisfacente sconfitta di un mostro misterioso e ultra forte, all’assunzione di due altre ragazze come colleghe di Kana e al piano di visitare il santuario di Kyoto, dove nacquero le prime ragazze magiche. Il posto sembra pieno di lore interessante, ma dovrò attendere il sesto volume per vederlo.
Per pura curiosità e approfittando di uno sconto molto generoso, ho comprato e letto il primo volume di Dr. Slump, il famoso gag manga del compianto Akira Toriyama. Lo stile di disegno mi è piaciuto, a tratti è facile vedersi nel dottor Slump, e l’innocenza e particolarità di Arale danno vita a un sacco di situazioni incredibili e spassose. È un’opera invecchiata molto bene – anche se nel tono e nel design è evidente che appartiene agli anni Ottanta. Pur non avendomi fatta impazzire, mi è piaciuto e non escludo di riprenderlo in futuro.
Dopo mesi di (im)paziente attesa è finalmente uscito il terzo volume della serie The dorky NPC mercenary know his place e non potevo non divorarlo. Rispetto ai libri precedenti contiene molta più azione; mi ha spiazzata e sono tuttora incerta se questo cambiamento mi sia piaciuto o no. Un difetto oggettivo è che in più momenti si sente la lunga mano dell’autore; che qualcuno possa avere così tanta sfortuna ricorrente sfida la credibilità. Nonostante ciò è stata una splendida lettura: ho amato il carattere prudente del protagonista, lui, le sue avventure, e i momenti di gioia e relax che si è goduto con gli amici e la famiglia – di cui è riuscito a pagare l’enorme debito ingiustamente addossato a loro. Sono state interazioni piacevoli per lui e per il lettore. Ho apprezzato molto anche i capitoli extra che dedicano spazio agli altri personaggi; il loro mondo (anzi, universo) suona vivace e plausibile. Nobili arroganti a parte, non sembra un posto così brutto dove vivere.
Ero indecisa se includerlo nell’elenco, ma Guida turistica – manuale di teoria e quiz per l’esame di abilitazione è un comunque un libro, anzi, un mattone di seicentoventi pagine. Finirlo è stata piuttosto lunga e me lo sarei goduto di più se non avessi dovuto studiarlo; per l’esame di abilitazione a guide turistiche nazionali non esiste un libro specifico da studiare come all’università, ma questo era tra i suggeriti di Amazon e mi è statomolto utile. Contiene informazioni su Storia e storia dell’arte dalla preistoria a oggi, geografia italiana (che riprendo in mano per la prima volta dopo la terza elementare), archeologia, diritto del turismo, disciplina dei beni culturali e del paesaggio e burocrazia varia. Oltre alle nozioni, mi ha trasmesso la consapevolezza che le domande dei quiz previsti nella prima parte dell’esame oscillano tra il facilissimo e lo stronzl’irragionevole.
Fatemi gli auguri; l’ho letto e studiato, ma che me lo ricordi tutto e senza confondere nessun nome o data, è un altro paio di maniche.
Il rosa più dolce che abbia mai letto è senza dubbio A royal rebound: forget my ex-fiancé! I’m being pampered by the prince! E non potevo perdermi il terzo e ultimo volume. Apprezzo che l’autore abbia avuto il buonsenso di farlo finire dopo il matrimonio senza allungare il brodo, né creare drammi a breve termine poco credibili dopo tutto il viaggio conoscitivo e di maturazione dei protagonisti. È ideale per staccare e sognare, con zero psicodrammi e una famiglia reale i cui membri sono ottime persone che si vogliono bene e sostengono a vicenda. C’è un tocco di magia e qualche intrigo, ma viene tutto risolto – o almeno, il grosso. La dolcezza e delicatezza dei rapporti umani, non solo tra la coppia principale, ma anche tra amici, amiche e i membri di una stessa famiglia scalda il cuore.
Dubito che troverò qualcosa di simile, e non posso che consigliarvelo.
Dopo aver letto e apprezzato il primo volume della versione manga di Kuma kuma kuma bear, potevo non comprare e leggere il secondo? I disegni espressivi e i piccoli dettagli assenti nei romanzi fanno la differenza.
Più di venti volumi e mi ci è voluto il manga in italiano per capire il significato del nome degli orsi magici della protagonista: Kumayuru che significa Orso Rotante (quello nero dal carattere più deciso che atterra un mostro roteandolo su un fianco) e Kumakyu OrsoAbbracciante (quello bianco dal carattere più timido e dolce). Solo questa informazione, trasmessa in una nota, mi ha ripagato del costo.
Tu sei amato (Dio non ce l’ha con te) è un ottimo, seppur parziale, commento al Vangelo di Giovanni. È un libro che mi sono sbocconcellata con grande lentezza e ammirazione per l’autore. Pur essendo alla portata di tutti, consiglio di leggerlo lentamente per via della densità e profondità dei suoi capitoli brevi – che si prestano a sessioni di lettura rapide. Molto consigliato.
Volevo leggermi altri volumi del manga in italiano di Kuma Kuma Kuma bear, ma invece del terzo e quarto, ho trovato nella mia fumetteria di fiducia il quinto e sesto. Siccome conosco la storia originale, non ho avuto problemi a seguire – del resto la trama non è particolarmente complessa. Le gag visive continuano a farmi ridere, e lo stile del disegno a piacermi. Avere dettagli extra sui personaggi è carino, ma continuo a preferire il romanzo che include molte più sottigliezze ed è più abile a creare l’atmosfera e il pretesto delle avventure. Il design della principessa Flora non mi fa impazzire.
Questo conclude il mio folle, intenso marzo di letture. Ad aprile sto leggendo molto meno, il che semplificherà le cose per il wrap-up; adoro leggere, ma non trascinare un wrap-up per mesi.
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