Top 5 delle mie abitudini più insolite.
Ognuno ha le sue bizzarrie e oggi volevo parlarvi di cinque delle mie. Le percepisco come non comuni, ma anche se mi sbagliassi, sarà un modo per conoscerci meglio.
In un mondo dove esistono tantissime alternative a word pensate appositamente per chi scrive, cosa faccio io? Certo, uso word per scrivere i miei romanzi ma prima, nel magico passaggio tra i miei pensieri e la prima bozza … scrivo a mano. Sono capace di riempire interi quaderni con il mio bellissimo stampato per poi magari non seguire nemmeno nel dettaglio quello che ci scrivo. Tramite quegli schemi scarabocchiati, valuto i possibili modi di scrivere una scena (o una sequenza di scene) quando sono incerta, o butto giù appunti per capitoli futuri. Mi aiuta molto non rendere interamente virtuale il processo della scrittura.
Quando trovo su Youtube un video che parla di un argomento che mi interessa ma è noioso nella sua parte visiva, prendo il mio telefono e ci gioco mentre lo ascolto. Quali giochi? Quelli three-match stile Candy Crush che ti consentono, ogni tot livelli, di poter arredare una stanza scegliendo tra diversi mobili, pavimenti, eccetera. A stanza finita scatto una foto del mio capolavoro e la metto su Pinterest, così il gioco mi lascia qualcosa di più che non solo ricordi o spazio occupato in memoria.
Non mi piace truccarmi. In certi video o determinate occasioni lo faccio, ma sempre malvolentieri. Non mi reputo particolarmente bella, ma mi preferisco mille volte e passa da struccata.
Quando leggo, i miei gusti sono in bianco e nero. O mi viene voglia di argomenti seri (e allora giù di biografie, saggi storici, teologici, letterari e d’altro tipo ancora) o veleggio nel mare della fantasia (e giù di light novel come se piovesse, ne divoro così tante che me ne vergognerei, se solo ne fossi capace). Niente vie di mezzo.
Infine, la mia abitudine più strana è che non seguo alcuna serie televisiva. Ne sento parlare e mi informo a grandi linee sulla trama e i dettagli di quelle più famose, ma non le seguo. Perché? A volte me lo chiedo anch’io. Una parte della risposta è che mi trovo molto più a mio agio a leggere il libro/manga/fumetto/light novel da cui tante sono tratte. Un’altra parte potrebbe essere che nessuna serie con attori in carne ossa è mai riuscita a conquistarmi come i cartoni animati. Poi non amo i thiller, né le soap opera, né le storie con troppa suspence e sono diventata allergica alle sitcom. Senso di realtà aleatorio? Situazioni palesemente irreali già viste e riviste centinaia di volte? Le hanno anche i cartoni animati e lì suonano decisamente più sensate e spassose. Ci sono serie che trattano argomenti delicati bilanciandoli con l’intrattenimento, ma se si tratta di approfondire un tema, preferisco leggermi un buon libro che ne parli. Di tanto in tanto sbircio qualche episodio di serie animate giapponesi, ma l’unica che abbia mai guardato dall’inizio alla fine è My roommate is a cat, storia di uno scrittore giapponese orfano che adotta una gattina e si apre lentamente agli altri.
E voi? Avete un’abitudine che gli altri trovano strana? Leggete un libro e poi vedete il film o solo una delle due? Fumetto, manga o serie televisiva? Scrivetelo nei commenti e continuate a seguirmi!
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