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Pensieri sul Natale

Natale: una festa piena di gioia che mi lasciava in bocca un vago retrogusto di confusione. Qualche mio pensiero/ricordo al riguardo.

Fin da piccola adoravo questa festa: non si andava a scuola (nei cui ultimi giorni si preparavano in classe allestimenti e piccoli doni) e si passavano a trovare i parenti davanti a tavole imbandite. Ero avida e non mi dispiacevano i regali né l’ottimo cibo, ma a deliziarmi era soprattutto l’atmosfera: sorrisi, tenere storie edificanti e un lieto ritrovo con le persone a me più care.

Eppure, in tutto ciò, c’era una nota di confusione: il mio cervello di infante non concepiva come fosse una festa creata per celebrare la nascita di Gesù e, contemporaneamente, avesse legata a sé una leggenda incoerente presentata in qualsiasi cartone animato, fumetto, film, immagine e quant’altro a proposito di un tizio grasso vestito di rosso che la notte della Vigilia consegnava regali ai bambini buoni di tutto il mondo. Sembrava per pura generosità, ma in certe versioni si parlava di una “magia del Natale” che teneva su tutta la baracca, un potere magico costituito solitamente dal bene che le persone si volevano tra loro. Nel resto dell’anno si odiavano tutti? Perché allora non c’erano regali a ogni mattino? Il Bene poteva diventare un brilluccichio magico quantificabile come una forza naturale capace di risolvere magicamente tutto? I regali li portava il tizio rosso vestito o Gesù Bambino come dicevano i nonni? Me ne importava qualcosa, purché arrivassero? Vi ho già detto che ero avida?

Crescendo e senza più purtroppo i miei nonni materni, parte di questa magia si è ingrigita. Continuiamo a scambiarci i regali sotto l’albero e le abbuffate in compagnia seguite dai regali continuano a essere una tradizione assai gradita (anche se quest’anno dovremo farne a meno). La tristezza nasce quando, per motivi esterni alla mia e altrui volontà, arrivo impreparata a questo periodo e non aiutano la mia pigrizia, né il fatto che raramente mi vengano idee regalo brillanti. Il lato consumistico di questa celebrazione –che ha il merito di mantenere il lavoro di tantissime persone – non dovrebbe prendere il sopravvento in questo modo. Non dovrebbe nemmeno diventare una festa in cui si finge di essere gentili. L’ideale sarebbe imparare a esserlo autenticamente, anche quando abbiamo validi motivi per essere arrabbiati o insoddisfatti.

Tuttavia, per rendere questa festa non vuota e differenziarla dalle altre ricorrenze in cui ci si ritrova insieme a mangiare, personalmente preferisco andarne alle radici e ricordare la sua origine religiosa. Teologia è una materia che ho incontrato per caso nel mio percorso di studi, me ne sono innamorata e mi accompagna ancora. Di tanto in tanto, quando ho voglia di una pausa dalle letture leggere, è probabile che mi legga la vita di un/una santo/a o varie riflessioni sulla vita di Cristo. È facile perderlo di vista nelle vicende nostre e altrui e nelle tragedie della nostra epoca. È facile sentirsi offesi a sentirsi dire “andrà tutto bene” quando le cose non fanno che peggiorare (e forse è anche giusto, quando diventa un inutile slogan che si comporta come un dito che vuole nascondere il sole, anziché una mano tesa ad aiutare). Eppure il Bene non smette di camminare.

Con i passi lenti di chi sfama chi non è in grado di farlo, di chi cura gli ammalati, di chi cerca di trovare una cura, di chi bada ai propri cari compiendo gesti piccoli e semplici, il Bene continua silenziosamente a camminare e con esso arriverà il Natale.

Quando parti con l’idea di scrivere un articolo leggero e spiritoso ma finisce fuori dai binari, forse è meglio così perché rispecchia meglio la vita. Quest’ultima è un misto di così tante cose che non riesco a immergermi in libri pervasi da un unico tono, né a scriverne. È una delle ragioni per cui i miei libri si distinguono. Se volete provarli o regalarli è il momento giusto.

E voi? Apprezzate i libri multi tonali o li preferite dal tono uniforme? Cosa leggerete/regalerete a Natale? Letture a tema o in libertà? Fatemi sapere nei commenti, continuate a seguirmi e aspettatevi un articolo speciale per venerdì!

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