La discussione partì alla nascita del primo e-reader: è finita, per il libro di carta? O sarà quest’ultimo a prevalere? Oppure, ancora, i due modi di leggere potranno convivere senza sopraffarsi?
Personalmente credo nell’ultima opzione e in questo articolo volevo dirvi cosa ne penso al riguardo.
Partiamo dal libro di carta: abbiamo imparato a leggere così, ci piace toccare le pagine, sfogliarle, prendere qualsiasi cosa e usarla come segnalibro nei momenti di interruzione, poterlo esporre e conservare con gioia e orgoglio. È anche un regalo che fa sempre una buona figura, non si scarica, non richiede aggiornamenti nel bel mezzo della storia e per ritrovare una pagina basta andare al sommario o sfogliarlo. Quest’ultima cosa mi rende impossibile studiare su un supporto non fisico; evidenziare i passaggi importanti e aggiungere note è più semplice e immediato se fatto a mano.
Detto ciò, l’e-reader non è privo di vantaggi; ho iniziato a usarlo e amarlo in vacanza, dove non potevo ficcarmi in valigia un’intera biblioteca o procurarmi facilmente molti libri in italiano. Con l’e-reader non solo risolvevo il problema dello spazio (e del peso) ma con una connessione internet e un paio di clic potevo scaricarmi e leggere ciò che mi interessava senza nemmeno muovermi dalla sdraio.
In molti leggono su e-reader e comprano la versione fisica dei libri che amano di più, risolvendo il problema dell’eventuale mancanza di spazio nello scaffale con una selezione preventiva.
Per uno scrittore alle prime armi, invece, pubblicare un ebook è molto più semplice e consigliabile: le librerie in affanno preferiscono spesso puntare su autori già affermati e possono esporre un libro solo per un lasso di tempo limitato. I libri che non vengono venduti in quel periodo vengono restituiti alla casa editrice, se non mandati al macero. È triste e costoso, mentre un ebook non richiede alcun costo di stampa o di resa e rimane fedelmente ad aspettare per anni chiunque voglia leggerlo.
A volte per un libro avere solo la versione ebook è considerato indice di scarsa qualità. Non è sempre vero, ma lo è che se un ebook è molto amato o capace di incuriosire, ben presto arriveranno le richieste di poter acquistare la versione cartacea. Tali richieste mi hanno riempita di felicità, sentimento che venne parzialmente oscurato dalle difficoltà incontrate nel creare una versione cartacea. Uno scrittore può (e deve) impegnarsi al massimo con le parole, ma non è detto che abbia anche le competenze di grafico, impaginatore, tecnico e delle altre figure professionali che servono per realizzare un buon libro cartaceo. Ricordiamocelo, se non troviamo la versione cartacea di ebook che meritano di essere esposti nei nostri scaffali.
Vi ho convinti? Anche voi vi alternate tra libri cartacei ed ebook? O ne preferite uno tra i due? Scrivete cosa ne pensate nei commenti e continuate a seguirmi!
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